di Mariella Massaro
Dandy Vitelli. Questo è il nome d’arte di Daniela Vitelli, classe 1989, una giovane artista di Casamassima, una cittadina in provincia di Bari. Dandy ha una personalità forte e solare.
Sin da bambina ha dimostrato di avere una spiccata creatività, trascorreva infatti le sue giornate disegnando e creando oggetti con qualsiasi materiale recuperato in casa. Il suo genio e l’amore per l’arte in ogni sua forma l’hanno portata a trasformare la passione in lavoro.
Mi ha raccontato la sua storia e voglio condividerla con voi perché sono rimasta letteralmente folgorata dalla sua vena artistica.
Ma…andiamo per ordine.



L’amore per l’arte
Nella famiglia Vitelli si è sempre respirata arte: il nonno era pittore e la nonna insegnante di pianoforte. Dandy si è diplomata al liceo artistico e successivamente ha continuato i suoi studi presso l’Accademia delle Belle Arti dove ha conseguito nel 2013 la laurea in scenografia. Nel tempo libero ha frequentato corsi di danza classica e canto che le hanno permesso di avvicinarsi al mondo del musical, collaborando con diverse compagnie teatrali per le quali ha interpretato spesso ruoli da protagonista.
La scenografia, il teatro, la progettazione dei dettagli, sono tutti elementi che l’hanno appassionata anche alla fotografia. Questo le ha permesso per diversi anni di lavorare come fotografa professionale in un’azienda di scarpe e borse, sviluppando così un ulteriore interesse per i dettagli e per la moda.
Anche quando credete che qualcosa non faccia al caso vostro, buttatevi! Non potete mai sapere cosa può capitarvi… e ve lo dice una che ha paura anche di voltare l’angolo di casa!


Dandy e la sua passione: la carta
Dandy Vitelli fra le tante cose, ha da sempre la passione per la carta. La sua non è una passione nata per caso, sin da piccola infatti ha avuto un rapporto piuttosto singolare con questo materiale povero, ma ricco di potenzialità.
Mia madre mi ha raccontato tanti episodi della mia infanzia e, fra quelli più strani e bizzarri, vi sono sicuramente quelli in cui mi divertivo a mangiare qualunque tipo di carta.
Ho divorato libri, etichette di bottiglia e rotoli di carta igienica.
Forse ne ho mangiata talmente tanta, da averne non solo lo stomaco ma anche la mente assuefatta.
Ha iniziato a lavorare con la carta nel 2012 per combattere lo stress in un periodo particolare della sua vita. È riuscita così, attraverso la carta, a distogliere il pensiero dai problemi quotidiani, traendone pian piano beneficio. Da quel momento la carta non l’ha più abbandonata e ha cominciato a realizzare dalle vere opere d’arte.


Ha sperimentato negli anni varie applicazioni ma utilizzando sempre la stessa tecnica, ovvero la tecnica del Quilling. Tale tecnica consiste nell’arrotolare su se stesse sottili strisce di carta colorate che successivamente vengono incollate e modellate con le dita, per ottenere molteplici forme.
Amo il mio lavoro. Mi fa sentire libera, nel tempo e nello spazio. Attraverso la carta riesco ad esprimere al massimo la mia creatività, il mio talento.
La tecnica del Quilling ha radici lontane
Il Quilling è una forma d’arte le cui radici sono da ricercare nel Medio Oriente. Intorno al 300-400 d.C., artigiani e decoratori dell’epoca utilizzavano le antiche tecniche del Quilling che prevedevano l’arrotolamento di fili d’argento e d’oro per abbellire colonne e vasi. Man mano che i metalli preziosi divennero più scarsi e di difficile reperibilità, la filigrana d’oro e di argento venne sostituita dalla carta, materiale di gran lunga più comune ed economico. Da arte per impreziosire le copertine dei libri durante il Rinascimento, il Quilling divenne coi secoli un hobby e un passatempo per molte giovani donne della classe medio-alta della società, fino al 1800, periodo in cui si iniziò ad affievolire l’interesse per questa tecnica. Solo recentemente si è riscoperta e sta riottenendo un grande successo.
Le realizzazioni di Dandy Vitelli
In principio Dandy ha iniziato a realizzare con questa tecnica gioielli. Gioielli in carta. La particolarità di questi oggetti è che, una volta ultimati, vengono rivestiti con vernici all’acqua atossiche che proteggono la carta, rendendola resistente all’umidita e agli urti.


Con i suoi gioielli Dandy Vitelli ha partecipato al Fuori Salone a Milano, esperienza per lei unica e irripetibile.
Ma questo non le bastava, si sentiva limitata, avvertiva la necessità di creare altro con le sue mani e con la sua “fedele compagna”, la carta. Così, alcuni anni dopo, ha iniziato a realizzare quadri, paesaggi e ritratti e per lei questo ha rappresentato un’evoluzione, una crescita professionale necessaria. Il tutto è stato possibile anche grazie ad un corso di Graphic Design con il quale ha imparato ad utilizzare i programmi di designer e artisti di tutto il mondo per progettare qualsiasi tipo di grafica, rendendo il processo creativo veloce e immediato.
È stato in quel momento che ha iniziato ad utilizzare strisce di carta per realizzare dei disegni su una superficie piana.
Quel corso di grafica nemmeno volevo farlo e invece ha cambiato il mio modo di vedere, ha aperto per me nuove possibilità. Ed è stato incredibile ciò che sono riuscita a fare da quel momento in poi!
Oggi lavora su commissione, consegna opere realizzate in carta in tutta Italia, ma anche all’estero. Il suo lavoro ha subito un forte incremento nel periodo post pandemia e adesso tante sono le sue clienti affezionate.
Tento di racchiudere all’interno di una cornice frammenti di realtà utilizzando esclusivamente striscioline di carta. Tutto ciò che siamo in grado di creare è arte. La vita ci offre la possibilità di progettare il nostro futuro dal nulla. A me ha regalato il dono di inventare un mondo con la carta.
Mostre, concorsi ed esposizioni per le opere d’arte in carta
Dandy Vitelli ha partecipato a mostre e concorsi negli anni, ricevendo una menzione speciale del “Premio Nartist Project forVALUE” nel 2022.
Alcune delle sue opere sono state esposte anche alla mostra fotografica astronomica organizzata dal planetario di Bari nel 2023 presso la Sala Angelillo del Municipio di Acquaviva delle Fonti.


Inoltre, diverse opere sono esposte al Rampavilla, uno storico locale della grande scalinata della villa di Conversano.
Sono queste tante opportunità non solo di farsi conoscere, ma sono anche un modo per dare vita alle sue realizzazioni.
Non si vive di sola arte ma…
Probabilmente il lavoro è uno degli argomenti più ricorrenti ai pranzi in famiglia e alle uscite con gli amici. E la domanda “che cosa fai nella vita” è ormai di rito.
Anche a Dandy Vitelli spesso viene chiesto: “ok la carta, ok le tue opere, ma che lavoro fai oltre a questo?”
Per Dandy lavorare la carta è diventato un impegno di costante sperimentazione e non semplice artigianato di assemblaggio. Ogni giorno per lei passione, costanza e lavoro si fondono per dare vita a delle opere uniche e originali.
I miei negozi preferiti sono i ferramenta e le cartolerie. Sarà perché mio padre è sempre stato un amante del “fai da te”, mi piace molto girare nei ferramenta e osservare gli attrezzi più impensabili, i lampadari, tutta quella roba da giardino! Mi ci perdo! Le cartolerie… devo spiegare il perché?
Emozioni di carta
Dandy esprime emozioni attraverso la sua arte e nel suo mondo di carta tutti possiamo viverle.
Non siamo il lavoro che facciamo, ma siamo la persona che siamo ed è tutto qui il nostro valore. Siamo noi a scegliere di raccontarci attraverso le nostre passioni, i nostri sogni e perché no, il nostro lavoro. Se poi tutto si fonde nasce la meraviglia.
Nelle nostre chiacchierate Dandy mi ha raccontato tanto di lei e le sono grata di aver affidato il suo mondo di carta alla mia penna furibonda. Alcune curiosità che mi ha confidato mi hanno fatto sorridere, altre acceso il cuore:
Metto sempre gli abiti nell’armadio disposti in modo cromatico. Mi sembra che tutto sia più in ordine se disposto in base ai colori. Lo faccio anche con le strisce di carta…insomma, deformazione professionale. Tutti o quasi sappiamo fare la barchetta di carta. È uno degli origami più semplici e ha un fascino particolare. Fatto sta che c’è un momento in cui puoi decidere se fermarti o se continuare a piegare. Nell’ultimo anno mi sono dedicata del tempo come mai prima, scoprendo che non c’è altro posto in cui vorrei essere se non al centro dei miei valori, per essere sempre autentica e fedele alla mia parte più profonda.
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E voi Api furibonde, avete una passione che vi accende il cuore? Avevate mai sentito parlare della tecnica del Quilling? Fatecelo sapere!