Ceglie Messapica

Ceglie Messapica: cosa vedere nel borgo pugliese

Ceglie Messapica è uno di quei borghi che spesso vengono oscurati dai vicini più noti e più visitati. Invece conserva il fascino dell’autenticità che non si può e non si deve ignorare.

Questo borgo pugliese, ad 11 km dall’ormai famosa “città bianca” Ostuni, ci riserva delle sorprese che scopriremo in questo slow reportage. Pronte per la partenza?

Il borgo

Ceglie Messapica è adagiata fra la Valle d’Itria ed il Salento, una sorta terra di mezzo, nella parte meridionale dell’altopiano delle Murge. La sua storia, come il nome già ci anticipa, è legata agli antichi messapi di cui fu il centro militare Kailia. Di questo antico nucleo, collocato ai piedi della collina, possiamo ancora ammirare parte delle mura realizzate con blocchi in pietra, mentre percorriamo la circonvallazione. Con i romani si chiamò Caelium, ma a cominciare dell’età medievale perse progressivamente la sua centralità fino a divenire un piccolo villaggio con il suo castello. Oggi Ceglie Messapica è un borgo che seppur meno blasonato è particolarmente apprezzato per il centro storico, dalle case imbiancate e dagli angoli suggestivi, per i sapori della tradizione rivisitati con sapienza da una ristorazione particolarmente raffinata. E poi, come dimenticare il famoso biscotto cegliese presidio Slow Food?

Piazza Plebiscito - Ceglie Messapica

Piazza Plebiscito su cui svetta la Torre dell’Orologio è il cuore di questo borgo, brulicante di vita e di convivialità, di caffetterie, di osterie, in cui gustare la vita del posto, le abitudini serali degli abitanti o le prime ore assolate del mattino, nella quiete domenicale di una paese ancora addormentato.

Il centro storico di Ceglie Messapica

Il centro storico di Ceglie Messapica è stato sottoposto a vincolo paesaggistico dal 1999, per le sue peculiarità architettoniche.

Le viuzze sinuose indirizzano il nostro cammino verso gli slarghi a cui conducono di tanto in tanto, a sorpresa, le strettoie e le scalinate rivestite di “chianche”.

Ceglie Messapica

I vicoli aprono scorci sulle case a calce, sui balconcini fioriti e sulle faccende quotidiane. Poi ci sono le botteghe, i negozietti, i piccoli ristorantini nascosti che la sera si animano di luci, suoni e colori e del chiacchiericcio dei commensali.

Sui resti dell’antica acropoli sorgono la Collegiata di Santa Maria Assunta, originariamente in stile romanico, poi ricoperta di una veste barocca nel ‘700 ed il Castello Ducale. Considerato per molti secoli la fortezza principale della zona, è stato edificato alla fine del 1300, attorno alla torre Normanna.

Ceglie Messapica
Anna Maria: l’Ape furibonda di questo slow reportage

Mentre ci inoltriamo nelle viuzze, ai piedi del castello ducale, volgiamo gli occhi al cielo tempestato di tessuti ricamati che adornano i fili della luce, quasi fossero ombrelli. È così che ci imbattiamo nell’Ape furibonda di questo nostro racconto, in un incontro tanto casuale quanto sorprendente con il suo piccolo laboratorio.

Anna Maria Tanzarella è di Ostuni, ma si è trasferita, anni fa, a Ceglie Messapica dopo il matrimonio. Immersa in questo nuovo ambiente, ancora sconosciuto, ha iniziato a ricamare su un pezzetto di stoffa, quasi per gioco, seguendo le riviste, imparando i segreti custoditi gelosamente da generazioni, senza una tradizione di famiglia alle spalle. Da autodidatta, sperimenta, prova e riprova, inizia a regalare le sue preziose creazioni. Con ago e filo traccia il suo nuovo destino. Poi decide che è arrivato il momento di trasformare in lavoro quest’arte di pazienza, di certosina precisione.

Il centro storico di Ceglie in quegli anni è vuoto. È lei la prima, nel 2010, ad aprire la sua bottega. I turisti, soprattutto gli stranieri, sono attratti ed incuriositi dai tessuti realizzati al telaio, come una volta, dai candidi tovagliati e dalla raffinata biancheria. L’allestimento del vicolo, in primavera, un atto di rinascita dopo il lockdown, ha avuto un immenso successo fotografico.

Anna Maria è orgogliosa di questo suo percorso di vita. Ci ha sempre creduto nei suoi sogni, in un mestiere antico e nell’arte del bello.

E voi Api furibonde, ci siete mai state a Ceglie Messapica?

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