di Valentina Evangelista
Se per pronunciarne il nome, Susana Valeria Rosa Maria Gil Passo, occorre qualche secondo, per ricordarla basta un istante. Gli occhi vivaci e il sorriso contagioso non passano inosservati dalle foto che abbondano in rete. Quella di Susana Walton è una presenza magnetica. Resa ancora più intensa dalle scelte di vita anticonvenzionali, dall’innato carisma e dal gusto eccentrico e raffinato dei suoi indimenticabili abiti e copricapo. Il nome con cui è più nota e ricordata è Lady Walton, il suo più grande amore la botanica.
Lady Walton e i Giardini La Mortella a Forio d’Ischia
La buona società di Buenos Aires, nella quale Susana nacque nel 1926, si aspettava da lei un matrimonio con un argentino di pari rango. E invece lei s’innamorò del compositore inglese William Walton e lo sposò poche settimane dopo averlo incontrato, sfidando il severo giudizio dell’epoca. Con lui viaggiò per l’Europa e, nel 1949, giunse a Forio d’Ischia, che la affascinò tanto da terminarci l’esistenza. Proprio qui iniziò una storia appassionante che ancora sopravvive. Quella che mescolò natura e musica in una felice alchimia: i Giardini La Mortella.


Lo scrigno botanico di Susana Walton
Susana e William acquistarono a Forio d’Ischia un terreno dominato da un’aspra falesia nella località detta “Le Mortelle” per via dei cespugli di mirto che crescevano fra le rocce. La proprietà fu, perciò, chiamata “La Mortella”. Qui, a partire dal 1958, Susana Walton volle e costruì, con passione e tenacia, uno dei giardini più belli al mondo. Oggi ospita migliaia di piante rare ed esotiche.
Susana, ambientalista ante-litteram era animata da un’intensa passione e guidata da una profonda conoscenza botanica. Con l’apporto del paesaggista Russel Page, curò e realizzò la progettazione del giardino mediterraneo e subtropicale a più livelli cui dedicò cinquant’anni d’amore e dedizione.


La casa, costruita sul lato di una collina vulcanica, include una Sala Concerti in cui si svolgono concerti di musica da camera, che è anche il Museo William Walton, l’Archivio creato nel 1990 e un Teatro greco, una cavea aperta sul mare che ospita i concerti delle orchestre giovanili.
Un futuro al giardino: la Fondazione William Walton
Dopo la morte del marito, nel 1983, Susana creò la Fondazione William Walton che ha un duplice obiettivo: promuovere la cultura musicale, sostenendo giovani musiciste e musicisti, e curare e preservare le piante rare ed esotiche e la macchia mediterranea del giardino.
Nel 1991 i Giardini La Mortella aprono al pubblico. L’attività culturale e concertistica che si svolge al loro interno è molto intensa, numerosi sono i corsi per studentesse e studenti di musica, sempre più vivaci le relazioni con i conservatori di tutto il mondo. L’amore di William per la musica e quello di Susana per la botanica, uniti, hanno trasformato una cava di pietra in un luogo unico al mondo e in un’esperienza virtuosa e creativa che si arricchisce e si sviluppa di anno in anno.

Un giardino musicale è un giardino immortale
Autrice di Behind the Facade, biografia di William Walton, e di La Mortella. An Italian garden paradise, storia del giardino, Susana ricevette la laurea ad honorem in musica dall’Università di Nottingham, l’MBE (Member of British Empire) e il titolo di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana.
Morì in un giorno per nulla casuale, quello che inaugura la primavera, il 21 marzo 2010. Le sue ceneri sono custodite nel Ninfeo, da lei definito genius loci, anima del suo giardino. Intorno alla fontana Specchio dell’anima un’iscrizione bella e semplice la ricorda:
Questo angolo di verde è dedicato a Susana che ha amato teneramente, ha lavorato con passione e ha creduto nell’immortalità.
E tu, Ape Furibonda, hai mai visitato I Giardini La Mortella e conoscevi Susana Walton?
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