di Valentina Evangelista
Associo da sempre la felicità alle mani. I miei nonni confezionavano e riparavano abiti. Cucinavano pietanze squisite, smontavano e rimontavano sapientemente pezzi di elettrodomestici e di automobili. Potrei descrivere quelle mani alla perfezione. Erano spesso immerse nella terra. Ogni venatura e macchia, la consistenza della pelle, la mezzaluna delle unghie e la ruvidità dei calli, la forma esatta delle dita. Associo alle mani la felicità della mia infanzia. Un linguaggio ereditato da quelle espressive e vivaci di mia madre, la musica e la pittura sgorgate da quelle creative di mio padre. Non da parole, ma da mani, sono provenuti gli insegnamenti migliori che ho appreso. Quelli che, ancora oggi, sono capaci di nutrirmi, sorreggermi e tenermi compagnia. Nel tempo non è sbiadita la grande ammirazione che nutro per chi crea con le proprie mani, generando conforto, felicità. Un’eredità davvero preziosa per coloro che gli sono accanto. Giorgia Rama è una di queste persone.
Madame Crochet e Stagioni, i due canali YouTube di Giorgia Rama
Giorgia Rama mi tiene compagnia già da qualche anno, sebbene di persona non l’abbia ancora conosciuta. La sua voce e i suoi racconti sono risuonati spesso nella mia casa in una presenza, divenuta ben presto costante e cara, dai suoi due interessanti canali su YouTube.
Il primo canale, Madame Crochet, nacque sette anni fa, dedicato alla sua passione per la tecnica dell’uncinetto e per la creatività manuale.
Quest’avventura, nata in sordina e realizzata con pochissimi mezzi, ha avuto sviluppi inaspettati. Aprii il canale con lo scopo di parlare con qualcuno di uncinetto e creatività manuale, poiché intorno a me, nella vita reale, nessuno condivideva questo interesse. Ero convinta che il mio canale fosse così poco interessante che nessuno si sarebbe iscritto. Rimasi, perciò, molto sorpresa quando, nel giro di qualche settimana, vidi arrivare i primi iscritti, che oggi sono più di quarantamila. Chi l’avrebbe mai detto?!
Stagioni, il suo secondo canale, aprì circa quattro anni fa, in un periodo di forte cambiamento e desiderio di rinascita personale.
Sentivo l’esigenza di raccontare tutti gli interessi dei quali non potevo parlare su Madame Crochet, come i libri, la pittura delle icone sacre, il restauro. L’esperienza della gestione di entrambi i canali è stata molto formativa per me e mi ha permesso di entrare in contatto con molte persone interessanti, alcune delle quali sono poi diventate amicizie concrete.

Una piccola felicità da ascoltare, esercitare, coltivare
Da questi due spazi virtuali emergono il desiderio, la passione e il coraggio di Giorgia Rama nell’esplorare luoghi fisici, relazionali e interiori scanditi da un tempo più lento con il quale oggi sembriamo aver perso familiarità e confidenza. La sua narrazione, mai superficiale, non risparmia oneste digressioni sulle difficoltà, i dubbi e le incertezze sperimentati nel percorso. Immagino sia anche questa sincerità ad aver creato attorno ai suoi contenuti una comunità di persone altruiste e gentili che condividono il suo desiderio di mantenere accesa la piccola felicità citata spesso nei suoi video. Una piccola felicità che sembra muovere non solo la sua creatività, ma la sua stessa attitudine alla vita.
Una piccola felicità è per me una filosofia di vita. Se ripenso alla mia infanzia, mi rendo conto che probabilmente lo è sempre stata, solo che allora non ne ero consapevole. Fu da adulta che cominciai ad applicare questa attitudine con piena coscienza alla vita di tutti i giorni, ricavandone grande beneficio e un miglioramento nei rapporti con il prossimo. Ricordo una scritta sul portone di un palazzo abbandonato “La felicità va conquistata”. Fui pienamente d’accordo. Con il tempo ho capito che la felicità, o meglio, la serenità, non è scontata e non ci è concessa in modo automatico per il solo fatto di essere venuti al mondo. Spesso ci aspettiamo che siano gli altri a renderci felici e se questo non accade rimaniamo delusi e proviamo rabbia. Invece ho capito che siamo solo noi a costruire la nostra felicità, senza aspettative.


Dobbiamo cercarla nelle cose apparentemente semplici e piccole, costruirla giorno dopo giorno. La felicità è frutto di un duro lavoro di ricerca e ascolto interiore, di scrematura di quello che voglio e, soprattutto, di ciò che non voglio più. Una piccola felicità è per me essere pienamente presente nel momento che sto vivendo. Percepire le sensazioni, il cambiamento della luce delle ore del giorno e delle stagioni. Stare nella natura, in silenzio. Cucinare una torta per la colazione della mattina successiva. Accendere la stufa e sentire il profumo sprigionato dalle essenze legnose… Il mio lungo rapporto con gli animali, in particolare con i cani, mi ha insegnato a vivere le piccole felicità quotidiane. Questa attitudine mi è stata di grande aiuto nei momenti difficili. Nei periodi di tristezza e solitudine, impegnarmi consapevolmente a cercare il lato piacevole delle cose di tutti i giorni e mantenere la capacità di meravigliarmi, è stato fondamentale.
L’uncinetto. Esercizio di creatività e pratica meditativa
Una di queste piccole felicità è coltivare e praticare la tecnica dell’uncinetto, che, come molte attività manuali e creative, oggi viene percepita come un inutile anacronismo. L’aspetto che mi appassiona di più della narrazione di Giorgia è di aver, invece, colto e valorizzato l’importanza di esercitare il diritto e il piacere di concederci uno spazio creativo. Questo, che è il luogo più profondo e autentico della nostra anima, è anche l’espressione del nostro daimon interiore, la passione che ci muove e ci permette di fiorire pienamente.
L’uncinetto nacque come mezzo di sostentamento. Fu così per secoli. Pensiamo alle donne irlandesi di metà Ottocento che mantenevano la famiglia con l’abilità delle loro mani durante il periodo della Grande Carestia, creando il famoso pizzo irlandese venduto in tutta Europa. Negli ultimi decenni, questa tecnica perse la sua funzione primaria, iniziando a essere percepita come un lezioso passatempo per signore annoiate.


La rinascita dell’uncinetto
Solo in anni più recenti l’uncinetto ha conosciuto un’incredibile e inaspettata rinascita, avvenuta grazie alla diffusione su internet e alla consapevolezza che con questo piccolo strumento si possono realizzare le creazioni più disparate: dai pupazzi all’abbigliamento, dai pizzi elaborati agli accessori per la casa. Oggi tante ragazze (e anche molti ragazzi) desiderano imparare a lavorare all’uncinetto. I miei corsi sono frequentati da persone di ogni età, in particolare sotto i quarant’anni, e tra loro i più promettenti hanno appena dieci anni. La pratica quotidiana dell’uncinetto permette di sviluppare manualità e coordinazione. Superata, infatti, la prima fase in cui siamo tesi e concentrati nell’apprendere i movimenti, il cervello impara a rilassarsi mentre le mani si muovono. Questo si traduce in benessere fisico e mentale, come accade nella meditazione, e a ciò si aggiunge la soddisfazione di realizzare qualcosa di unico con le proprie mani. Per me l’uncinetto rappresenta un grande mezzo espressivo, mi fa stare bene e mi permette, insegnando a creare, di far stare bene anche gli altri.

Creare stando insieme. Il laboratorio di Giorgia Rama a Verona
La condivisione e l’incontro con il prossimo attraverso la creatività è uno degli aspetti più interessanti dell’esperienza di Giorgia Rama. Si sarebbe, infatti, portati a pensare che un canale su YouTube crei un filtro con la realtà e una distanza con chi ne fruisce. Nell’esperienza di Giorgia, le cose funzionano esattamente al contrario: dai due canali nasce il desiderio, e poi il progetto concreto, di creare un luogo di incontro fisico e di reale condivisione: lo scorso ottobre Giorgia apre il suo laboratorio creativo a Verona, in via Paolo Caliari, 2/D.
L’apertura di uno spazio fisico a Verona è l’evoluzione del canale Madame Crochet e rappresenta per me la felice chiusura di un cerchio. Si tratta di un progetto che ha richiesto tanto impegno ed energia e che vorrei che diventasse il punto di incontro per chi desidera dedicarsi ad attività creative, in particolare con i filati e con l’uncinetto. Lo scopo principale che mi ha spinta ad inaugurarlo questo spazio è trovare e promuovere il benessere emotivo grazie alla capacità di creare con le proprie mani in un ambiente amichevole e accogliente.
Incontri e creatività
I corsi proposti sono individuali e collettivi, per apprendere le basi dell’uncinetto, ma ci sono anche laboratori per bambine e bambini, non solo di uncinetto, ma anche di molte altre attività utili a sviluppare la manualità, come pittura su stoffa e ceramica. Il laboratorio creativo diventa un confortevole punto d’incontro in cui persone ed esperienze si mescolano, dove la creatività diventa l’occasione per intrecciare nuove conoscenze e amicizie, per confrontarsi e scambiarsi consigli, idee e pensieri.
La soddisfazione più grande è vedere le persone impazienti di iniziare un corso, organizzarsi per andare insieme al negozio di filati a comprare la lana per il prossimo progetto. Durante i corsi si ride, si mangiano pasticcini portati a turno da qualcuno, ci si confida… si annunciano persino nascite di bambini, come è successo di recente, nel corso del lunedì. In questi giorni, per esempio, stiamo lavorando una copertina da lettino per il bimbo di Chiara che nascerà in primavera.
E tu, Ape Furibonda, come esprimi la tua creatività? Se ti è piaciuto questo articolo, ti interesserà anche quello su Maria Lai e il nastro del passato.
Ho cominciato a seguire Giorgia quando ha aperto stagioni, e da lì madame crochet. Non so fare nulla manualmente, non sono assolutamente in grado neanche di tenere in mano l’uncinetto, ma lei mi piace tantissimo. È veramente una bella e coraggiosa persona. E mi dà anche molti spunti di riflessione. Brava Giorgia! Sei da ammirare ❤️
Grazie delle tue parole Daniela e di averle condivise.
Grazie di questo bell articolo che fa luce su questa speciale ” Ape” che è Giorgia,
Lho conosciuta proprio all’inizio del covid, nei primi mesi mentre il mondo cadeva in una spirale nera e io come un Ape furibonda passavo da una stanza all’altra della mia casa in cerca di aiuto e sollievo in qualcosa da fare perché mi facesse dimenticare la chiusura forzata di ben 74 giorni della mia attività ( sartoria creativa) e quindi del crollo mentale ed emotivo che si ha quando dopo piu di 30 anni all’improvviso non hai più gli orari che scandiscono la tua giornata e le persone ( sopratutto donne) che ti allietano la giornata con le loro richieste e la compagnia dei momenti passati in negozio. Il fatto che milioni di persone fossero nella mia stessa situazione ( o addirittura peggio, magari lottando con la morte) mi faceva stare peggio…ed ecco all’improvviso una piccola lucina che dal mio tablet è apparsa. Giorgia con i suoi video , ho iniziato a seguirla a partire dal primissimo episodio che essendo antecedente al tempo presente riusciva a darmi sollievo e speranza , forse con delle piccole felicità da trovare giornalmente, ce l’avrei fatta anche io a superare il momento di buio.
E da li è diventata la mia amica del Nord, che ce l ha fatta con fatica e determinazione a realizzare molti dei suoi sogni menzionati nelle sue parole con il pubblico. E finalmente adesso ha il suo posto fisico dove potrò incontrarla e uncinettare qualche ora insieme, ho imparato molto dalle sue spiegazioni pratiche ma soprattutto le tante possibilità di vivere una vita più leggera e felice se guardi piu a fondo nelle cose e nelle persone vicine.
Grazie mille volte di averla incontrata e grazie a voi per averla illuminata e fatta conoscere a un livello ancor più diffuso nel mondo.
Grazie di aver condiviso questa testimonianza, questa esperienza. Anzi, invitiamo tutte a scriverci e a segnalarci le storie di altre Api furibonde come Giorgia.